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Somma Vesuviana, la decisione sul simbolo del Pdl sarà presa a Roma

giovedì 18 aprile 2013, di La redazione


Somma Vesuviana. Sarà una riunione presso il coordinamento nazionale di Roma a sciogliere il nodo legato al Pdl. Questa è la posizione ufficiale del popolo delle libertà napoletano che l’ha espressa in una nota firmata dal coordinatore provinciale Luigi Cesaro e dalla sua vice Pina Castiello su indicazione di Nitto Palma che, del Pdl, è coordinatore regionale. Con Somma Vesuviana, finiranno sul tavolo del coordinamento nazionale anche Ottaviano e Castellamare di Stabia. A Somma dunque restano in piedi le speranze sia di Paola Raia che di Raffaele Allocca di accaparrarsi il simbolo del partito berlusconiano. Intanto si sa qualcosa in più del tavolo per la costruzione di un centrosinistra nella cittadina sommese che possa recuperare il gap elettorale con l’attuale centrodestra. Pd, Polis, Udc, Somma Attiva e Centro Democratico si dovrebbero vedere entro le prossime 48 ore per comprendere se ci sono realmente margini di manovra per sostenere tutti insieme Giuseppe Auriemma. Ieri, nell’incontro a casa dell’Udc, si è discusso di programma e di strada da seguire per formare un’eventuale squadra amministrativa. Il tavolo politico, secondo i rumors, avrebbe però rallentato i lavori di costruzione della lista di candidati del Pd che quindi resta ancora in buona parte da complentare. Il tutto in attesa di chiarimenti rispetto alla costruzione, eventuale, di una larga coalizione che possa soffiare lo “scettro” di sindaco a Raffaele Allocca.

Messaggi

  • Nei tempi antichi, nell’altra parte degli oceani immensi, viveva un re ingiusto. I suoi sudditi erano stanchi di dover soffrire per la sua malvagità ed aspettavano un’occasione per poter vendicarsi di tutti i mali che avevano subito.
    Il re malvagio trascorreva tutto il suo giorno nella sua regia a divertirsi e prendeva con la forza con i suoi soldati tutta la ricchezza della gente sottoforma di imposte e tributi. Non pagava degnamente nemmeno i suoi militari ed i ministri di corte ed insomma, un pò tutti lo odiavano.
    I giorni passavano e le sue malefatte aumentavano; le prigioni reali si riempivano sempre più di gente innocente; molte persone migravano dalle terre del re per raggiungere la pace; ogni giorno diminuiva la popolazione del regno; il re però non era nemmeno al corrente e continuava a trascorrere le sue giornate affidandosi ai piaceri della sua regia.
    Un giorno, quando il re era sul suo trono e tutti i suoi cortigiani lo avevano circondato, il poeta di corte iniziò la lettura di una poesia che parlava di un re malvagio che venne spodestato da un condottiero giovane e coraggioso.
    Uno dei ministri chiese come fosse successo questo nella storia narrata dal poeta.
    Il poeta spiegò che in quella storia la gente aiutava il condottiero a spodestare il re malvagio.
    A questo punto il ministro si rivolse al re e disse: “Sua Maestà! Ma allora voi perchè allontanate dalla corte la gente e la rendete insoddisfatta. Potrebbero insorgere contro di voi?”
    Il re chiese: “Cosa dovrei fare per evitare che ciò accadda?”
    Il ministro disse: “Dovresti essere solo più buono con la gente e saper anche donare”.
    Il re come sempre ordinò ai suoi soldati di mandare in prigione il ministro senza dare ascolto al suo consiglio.
    Mentre il ministro era in prigione ed il re continuava a fare del male alla gente, i suoi cugini insorsero sostenuti dal popolo. Uno dei cugini prese in mano il potere ed uccise il re ingiusto.

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