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Turismo: aumentati i biglietti per i trasporti marittimi
lunedì 31 marzo 2008, di
NAPOLI. Aumenta ulteriormente il prezzo dei biglietti dei collegamenti Caremar per le isole del Golfo di Napoli con conseguenze penalizzanti per i pendolari del mare e per l’attività turistica. La quota relativa ai carburanti, infatti, definita "Bunker" e che viene pagata dai passeggeri in aggiunta al costo base di biglietti ed abbonamenti, come avviene per il trasporto aereo, già da definirsi anomalia rispetto al concetto di Trasporto Pubblico, è stata incrementata di ben 2 euro per la tariffa ordinaria e di cinquanta centesimi per i pendolari. Già lo scorso febbraio c’era stato un incremento, per cui in soli tre mesi il prezzo di biglietti è aumentato di 4 euro per le tariffe ordinarie e di 0,80 centesimi per i pendolari. “Una cifra che è una stangata – commenta Giuseppe Rosato, delegato Assoutenti Pendolari del Mare – soprattutto con le difficoltà di reddito che hanno i lavoratori e la crisi di tutto il settore turistico in Campania”. “Oltretutto – aggiunge Rosato – appaiono poco trasparenti e comprensibili i criteri adottati in sede ministeriale per l’aumento della voce "Bunker", in quanto se è vero che il costo del carburante è aumentato del 50% in due anni il cambio euro / dollaro è migliorato, viceversa del 25%”. Oltre a gravare sui passeggeri e sui pendolari, tali aumenti penalizzeranno anche le attività turistiche delle due isole, specie di Procida che, non disponendo di grossi alberghi, vedrà diminuire i gruppi di turisti provenienti dalla vicina Ischia. “Come mai – si chiede Rosato – il Ministero dal febbraio 2006 al marzo 2008 ha valutato un aumento inferiore a quello calcolato dalla Regione Campania per i privati? Perché esiste tale disparità ? Si chiede che l’ACAM, cui compete il compito di sorvegliare ed autorizzare le variazioni tariffarie, dia risposte chiare per evitare che il settore ripiombi nel caos delle tariffe”
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1. Turismo: aumentati i biglietti per i trasporti marittimi, 5 giugno 2008, 16:36, di gabriella
bisognerebbe praticare tariffe per pendolari anche per coloro i quali possiedono casa sulle isole, vi pagano l’ici, la tarsu per tutto l’anno e che per prendersi cura della propria abitazione anche d’inverno pagano tariffa piena. La riduzione potrebbe essere praticata ad un solo componente del nucleo familiare