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Madgalena Carmen Frida Kahlo y Caldéron: un artista con apostrofo
"A che mi servono i piedi se ho le ali dell’immaginazione". "Una ragazza può essere bella anche con i baffi, basta saperli portare".
domenica 6 ottobre 2013
Madgalena Carmen Frida Kahlo y Caldéron nasce il 6 luglio 1907 in Messico. La sua sfortuna, le sue numerose operazioni chirurgiche dopo un incidente, già era nata con spina bifida, e Diego Rivera, dirà poi "lui è stato la sfortuna più grande".
Come è possibile che una donna così martoriata nel corpo riesca a pronunciare queste parole sorvolando tutto il suo dolore fisico, "a che mi servono i piedi se ho le ali dell’immaginazione",come è possibile pensare che una donna così morta nel suo movimento, nel suo affacciarsi alla vita improvvisamente risorga proprio attraverso il suo handicap.
Eppure ha completamente modificato il concetto di estetica e non solo, potremmo paragonarla ad una grande psicoanalista dello sviluppo e dei segreti della mente, perchè lei attraverso il suo percorso artistico, immobillizzata nel letto, disegnava se stessa allo specchio, ha gettato le basi per l’autoterapia, per il pensiero positivo, e non solo, ha esplicitato nella sua vita un modus vivendi, basato sulla creatività e sulla forza delle sue fragilità come punti di debolezza che divengono assi di maestosa e geniale arte.
L’arte, dunque, cos’è? E’ questo? Certamente l’arte può diventare la via di salvezza di una mente sensibile, certamente l’arte esprime il marcio della solitudine e mentre sale, a visione del mondo di chi osserva e guarda o legge, depura essa stessa la propria angoscia, o la propria follia,
Che il folle sia salvo, attraverso l’arte, è la storia degli artisti e la loro vita che ce lo dicono.
Un percorso d’arte che sperimenta l’impossibile, l’improbabile e si trasforma in una lunga via creativa che cura essa stessa. Una lotta continua tra un impulso di vita e di morte frenato, ma anche addolcito e sanato, dal getto dell’artista, che recupera così la sua consapevolezza di esistenza, di umanità e di bellezza, oltre gli schemi, oltre le punteggiature, oltre le righe, che sono soltanto rime di vera poesia della voce di un poeta.
Frida è un esempio per chi vive nel suo disagio psichico o fisico, per tutti quegli adolescenti che hanno difficoltà a guardarsi nello specchio e sempre Frida mi accompagna nelle mie terapie con loro, perchè "una ragazza può essere bella anche con i baffi, basta saperli portare", ma questo lo dico io.
d.ssaTeresa Petrarca, medico neuropsichiatra.