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Napoli. Piccola impresa scolastica per valorizzare l’investimento scuola

Individua proprio nei ricercatori il valore aggiunto per innovare e attualizzare l’offerta formativa e per valorizzare sempre di più l’investimento-scuola .

lunedì 7 ottobre 2013

Le scuole private, oggi come nel passato, sono quasi sempre state fatte oggetto di pregiudizi assai negativi. Per alcuni sono dei “diplomifici” dove, dietro rette onerosissime e pratiche illegali, si vendono titoli di studio a chiunque ne faccia richiesta. Per altri sono i luoghi simbolo della discriminazione sociale, clubs esclusivi dove i rampolli dell’alta borghesia parcheggiano comodamente.

Per altri ancora sono luoghi dove anziche’ nella scienza si persevera nel proselitismo confessionale con l’aggravante del contributo economico dello Stato.

Il direttore Giorgio Leo e il gruppo di docenti e ricercatori che lavorano per l’Istituto paritario Rossini di Napoli, non la pensano così.

L’Istituto Rossini è stato fondato dal prof. Oreste Leo nel 1956 ed è una delle prime scuole laiche private di Napoli, che da quasi 60 anni promuove, accanto all’attività didattico-scientifico, i valori dell’accoglienza, della democrazia, dell’inclusione sociale e della libera ricerca”.

La Rossini è una scuola bilingue primaria e dell’infanzia che contravviene ad ogni pregiudizio sulle scuole private: di ispirazione costruttivista, costruisce il proprio progetto didattico attorno al bambino e al processo di apprendimento specifico del suo sviluppo evolutivo.

“In children we trust recita il nostro motto. – afferma Giorgio Leo - Non saremmo sinceramente costruttivisti se non investissimo buona parte del nostro tempo e delle nostre risorse nella ricerca. Ecco perché – prosegue Leo - con tutti i membri della scuola, abbiamo deciso di dotare l’Istituto di un comitato scientifico che riunisca esperti e ricercatori, per innalzare e potenziare anno dopo anno il livello e la qualità della nostra offerta formativa”.

Dunque in un tempo in cui l’Università non riesce a dar spazio ai talenti che essa stessa forma, e in cui la scuola di Stato, malgrado costituisca una voce di spesa notevolissima nel bilancio pubblico, pare sempre a corto di risorse, a Napoli una piccola impresa scolastica individua proprio nei ricercatori il valore aggiunto per innovare e attualizzare l’offerta formativa e per valorizzare sempre di più l’investimento-scuola.

Tra gli svariati progetti che in quest’anno scolastico sono portati avanti c’è quello della robotica.
Una novità assoluta per la Campania.

“Abbiamo scelto la robotica - Afferma il dott. Armando Del Giudice, uno dei ricercatori del comitato scientifico d’Istituto - perché i robot sono strumenti didattici di straordinaria efficacia dal momento che favoriscono l’apprendimento multidisciplinare di conoscenze, competenze e abilità, incoraggiando gli studenti a impiegare, anche facendo ricorso al problem solving e al cooperative learning, gli argomenti appresi in tutte le materie curriculari, dalla matematica all’inglese”.

Margherita Salemme

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