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BabyBerté live tour
Il ritorno della cattivissima imperatrice
domenica 4 gennaio 2009, di
ROMA - Loredana Berté torna a cantare in concerto e lo fa in grande stile. "Erano nove anni che aspettavo questo momento", queste le sue prime parole pronunciate al pubblico che ha gremito la sala Sinopoli dell’auditorium di Roma venerdì scorso.
Venerdì 17 novembre prima tappa della tournée... una data che avrebbe fatto intimidire maghi e parrucchieri, oltre i soliti idioti, ma è risaputo che la vera sfortuna è essere così cinici e cretini e allora meglio spegnere il televisore che ti rincoglionisce come vuole soprattutto tra l’otto di dicembre e l’otto di gennaio (periodo tassa da pagare) con fattucchieri che si atteggiano a divi di "salotti buoni".
Bentornata sorella mia, starà dicendo una Mia Martini serena con i suoi occhioni lucidi e neri. Brava, sei riuscita a farcela vincendo questa tua scommessa personale con la vita. Grazie Aida, amica vera, sincera. L’altra sera mi avete fatto venire voglia di cantare e... l’ho fatto insieme a voi.
Dunque la tigre è tornata a calcare un palco tutto suo cantando, alla grande, alcuni brani nuovi di ’babyberté’ come ’Non mi pento’, ’Strade di fuoco’, ’I ragazzi italiani’ e la superlativa ’Mufida’ e andando indietro nel tempo con successi come ’Luna’, ’Amici non ne ho’, ’Mi manchi’, ’Ragazzo mio’, ’Il mare d’inverno’, ’Per i tuoi occhi’, ’Non sono una signora’, ’Dedicato’ e ’In alto mare’. Una delle cose più interessanti del concerto è stato ascoltare alcune perle indimenticabili del suo vasto e luminoso repertorio come ’Così ti scrivo’, ’Jazz’, ’J’adore venice’ e ’Banda clandestina’ cantata per metà in portoghese. Nell’esecuzione di questi pezzi, infatti, Loredana ha fatto venire i brividi tirando fuori una voce strepitosa che la dice lunga a dispetto dei soliti detrattori che la vorrebbero finita. Molto interessanti sono state anche le esecuzioni di ’Viva la Svezia’ e ’Da queste parti stanotte’ legate alla parentesi svedese. Il concerto è cominciato con ’Bang bang’ cantata da una Aida Cooper come sempre inappuntabile che ha voluto rendere omaggio alla cara Mimì eseguendo a fine serata la toccante ’E non finisce mica il cielo’.
Da segnalare l’ingresso di Loredana sulle note di ’La tigre e il cantautore’ che oltre ad essere stato un omaggio a Bruno Lauzi è stata l’occasione per sottolineare che con la musica brasiliana ci si è confrontati e cimentati più di venti anni fa, così come agli inizi della carriera quando Mimì e Lolò, sorelle italiane brave come belle, parteciparono a ’Per un pugno di samba’ di Chico Barque de Hollanda ai tempi in cui gli studi della R.C.A. erano quasi un sacrario inviolabile. Ogni riferimento (polemico) alla Mannoia è puramente voluto...
Durante il concerto Loredana ha più volte evidenziato la bravura dei giovani talenti (i cocchi de mamma, tra i quali anche una ragazza) della rinnovata ’bandaberté’ e il loro modo professionale di trattare la musica. Gli artisti provengono dalla scuola C.P.M. di Franco Mussida, storico chitarrista della mitica P.F.M. e anche in questo caso ogni caustico riferimento a Mogol e al modo di gestire la sua scuola è stato fortemente voluto.
Abbiamo ritrovato una Loredana impeccabile vocalmente e smagliante nella forma fisica e, cosa molto interessante, felice di stare sulla scena, sorridente (nonostante gli occhiali neri contro), ben disposta a far cantare il suo pubblico (i miei fans, lo zoccolo duro, come ama definirlo) radunatosi sotto il palco durante i bis nei quali ha omaggiato il poeta, maestro e amico Fabrizio De André con ’Fiume Sand Creek’ e proposto una particolare versione di ’Coccodrilli bianchi’, di Alberto Radius, completamente concentrata nello smantellare e sminuire il mito americano e le sue leggende metropolitane; tema molto caro alla Berté, impegnata nel lanciare moniti sociali come in ’Rap di fine secolo’. Al tempo stesso è stato un elogio a Radius per essersi ispirato al rock duro del grande Jimi Hendrix e quindi un invito ai giovani di oggi a riscoprire un modo di fare musica sicuramente agli antipodi di certe scemenze commerciali.
Infine segnaliamo agli estimatori di Mia Martini l’intenzione di proporre nelle altre date la bellissima ’Amore… amore… un corno!’.
Auguriamo a Loredana di continuare su questa stessa lunghezza d’onda in tutte le altre tappe in cui toccherà le principali città del centro-nord: 27 Firenze, 29 Piacenza, 2 dicembre Orzinuovi, 6 Belluno, 7 Bologna, 9 Cesena, 11 Mantova, 12 Milano e 15 Torino, nella speranza di poter custodire gelosamente queste gemme live in un bel cd-dvd. Le forti emozioni provate l’altra sera, intanto, fanno già parte dello scrigno dei ricordi più intensi!