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Sicurezza sulla 268: Stanziati altri finanziamenti per il raddoppio della Statale

domenica 17 gennaio 2010


Per uno strano e sinistro scherzo del destino nel giorno dell’ennesima strage sulla SS 268 è stata battuta la notizia che la Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino e dell’assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta, ha approvato il “Grande Progetto Strada statale 268 del Vesuvio”. Il progetto prevede lavori di costruzione del 3° tronco, compreso lo svincolo di Angri, finanziati per 53,4 milioni di euro dai fondi europei 2007-2013. L’intervento,che nello specifico prevede il raddoppio delle carreggiate della strada, verrà ora notificato alla Commissione europea e sarà realizzato dall’Anas, società che gestisce la strada statale la quale aggiungerà ai fondi europei altri 3,4 milioni di risorse proprie, per un totale di 56,8 milioni di investimento. L’approvazione dell’intervento e’ in attuazione del principio di concentrazione che prevede che i fondi europei destinati alla Regione per il periodo 2007-2013 siano destinati per il 40% ai Grandi Programmi e ai Grandi Progetti. La notizia, dopo anni di abbandono da parte delle istituzioni regionali, piove come manna dal cielo su una struttura ribattezzata nel corso degli come la “strada della morte”. Si perché quest’arteria, costruita agli inizi degli anni 80, ha visto cadere sul suo asfalto dozzine di automobilisti e motociclisti. Certo, spesso è l’imprudenza o la distrazione di chi è al volante a rendere gli incidenti mortali, ma la scarsa visibilità, le pessime condizioni dell’asfalto, l’unica corsia per senso di marcia, i cantieri perennemente aperti danno un contributo notevole all’ingrossamento delle fila dei lutti. E proprio sui cantieri aperti che si sta concentrando l’attività della direzione investigativa antimafia. Ieri infatti gli uomini della Dia hanno ispezionato il cantiere di lavorazione del raddoppio, da due a quattro corsie, della variante alla strada statale 268 del Vesuvio. I controlli hanno riguardato 58 persone, 34 tra autovetture e automezzi di cantiere e 11 imprese esecutrici. E questo perché, stando agli investigatori della Dia da tempo impegnati nel monitoraggio dei lavori di realizzazione delle grandi opere pubbliche della provincia di Napoli, la realizzazione del raddoppio della variante alla SS 268 costituisce un pericoloso polo di attrazione per gli interessi della criminalità organizzata locale.

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