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Il grandissimo Morgan escluso dal festival dell’ipocrisia

La decisione dopo l’affermazione di fumare crack quotidianamente

mercoledì 3 febbraio 2010, di Ciro Castaldo


Non credo che ciò che Morgan ha dichiarato influirà molto sui giovani, dei quali faccio ancora parte e di cui sono educatore. In questo camminare insieme a loro, condividendo con loro un percorso di crescita in cui ognuno porta le sue valigie senza caricare l’altro delle proprie, ho deciso di stare al loro fianco ascoltandoli e servendoli, facilitando il loro apprendimento e deponendo i panneggi di quell’insopportabile paternalismo (che ho subìto mio malgrado da adolescente), con discrezione, per andare all’essenziale. Guardandoli negli occhi con trasparenza e onestà intellettuale, guardando ai loro piedi, non come fossero la protesi dei miei, ma accettando con fiducia che percorrano altri sentieri, imprevedibili e comunque non tracciati da me. In tutto questo proteggendoli dalle schifezze del mondo, dalla violenza e dalla droga. Ma in questo caso non voglio e non mi sento di proteggere i miei allievi da Morgan, persona intellettualmente onesta, sensibile e intelligente, dignitoso anche quando ammette la debolezza di far uso di droga. L’unica cosa che mi viene da fare è dire di vergognarsi, di riflettere e fare un passo indietro a coloro che adorano la tv spazzatura foriera di relazioni sociali violente, ignoranza e rifiuto della diversità e a coloro che nonostante cocainomani puntualmente si ergono a strenui difensori delle istituzioni, della patria, di Dio e della famiglia, salvo andare a puttane o guardare con ammirazione chi lo fa. E proprio costoro si sentono in dovere di stabilire chi è un cattivo maestro per i nostri giovani? Tutto ciò è semplicemente insopportabile. Siamo al festival dell’ipocrisia. Perdonate il mio sfogo ma è solo un atto d’amore nei confronti di chi voglio proteggere dall’incoerenza di coloro che prima risultano positivi ai test delle ’Iene’ (nessuno si ricorda più di questo episodio?) e poi si strappano le vesti per le dichiarazioni di Morgan. A questo punto tenetevi le vostre sicurezze, tenetevi la vostra vomitevole ipocrisia, tenetevi il vostro festival di Cip e Ciop e ridateci i sogni, ridateci Morgan (evitando una nuova caccia alle streghe) e la sua dignità di grandissimo uomo e artista. E’ da voi che voglio proteggere i miei allievi.

Messaggi

  • L’italia è fatta di ipocrisia e perbenismi, come dico in un mio pezzo: "Polvere da sparo, gente che non mangia, signori ben vestiti e sorridenti e puttane. Questo è il mio paese, gremito di gente per bene, gente che ti sfrutta, ti deride e ti disgrega, proprio come Mario".
    Anche qui Rino Gaetano ritorna per ammonire tutto il marciume di questo nostro paese fin troppo bigotto.
    Io sono con Morgan, non perchè ritengo opportuna la sua dipendenza da droghe, ma per la sua sincerità, che ha scatenato la reazione di chi, come lui, fa uso di stupefacenti.
    Come si potrebbe chiamare tutto questo, se non merda?

  • Ma che razza di decisione è mai questa?punire un’artista per una sua debolezza,per un suo sfogo...Poteva tranquillamente starsene lì,continuare a fare la sua musica,con il consenso del suo pubblico,con il guadagno delle sue canzoni, vivere la sua vita indossando la maschera della falsità...E invece no, confessa la sua debolezza, si espone in un’intervista,gli viene negata la partecipazione al festival di Sanremo...E con quale coraggio?Certo non si deve giustificare l’uso di droga, non è un buon esempio per i giovani come me ma credo che si debba stimare l’artista in funzione del suo lavoro artistico e non giudicando la sua vita privata che in quanto tale è giudicabile dall’unica persona che la vive. In aggiunta sappiamo che fa uso di droga poichè soffre di una malattia,la depressione,che penso sia gravissima e la decisione di negargli la partecipazione al festival serva solo ad incrementare la pericolosità della sua malattia.Sarebbe più opportuno farlo partecipare al festival in modo tale da concedergli l’opportunità di poter chiarire a tutti la sua posizione e magari invitare i giovani a mantenersi lontani da certe esperienze e da certi ambienti pericolosi...ma il festival ci ha già abituato a situazioni come queste quando Povia presentò la canzone"Luca era gay" che sollevò un vero e proprio putiferio...Non c’è da meravigliarsi dunque...

  • Ciao Ciro,mi allieta sapere che esiste qualcuno che cerca di andare oltre gli schemi con dignità...E’ ovvio che non si tratta di incitare i giovani all’uso di droghe...ma del bigottismo e della falsità che regnano nella nostra società..Che Morgan facesse uso di droghe non era un mistero per nessuno!così come tanti altri volti noti dello spettacolo... Morgan però ha "peccato" di sincerità,di troppa verità forse..Per questo è stato "punito" se di punizione si può parlare.
    Tutto ciò dimostra quanto si è ancora vittime di un "sistema", in cui alla limpidezza e verità, ritenute vanamente scomode,si preferisce l’ipocrisia! e quindi "non vedere" quello che è ESSENZIALE,proprio come lo definisci tu Ciro..Ma non possiamo nè dobbiamo cercare di cambiare il mondo...siamo noi a doverne maturare una visione diversa..

  • penso che l’esempio di questa piccola Italia dei nani e delle ballerine possa essere di stimolo a tutti per riflettere sul metodo discriminatorio anche al di fuori del dorato mondo dello spettacolo, che, in un certo senso, rispetto ai problemi del mondo, potrebbe anche andare a farsi benedire. Tuttavia è importante osservare come i meccanismi siano gli stessi: il diverso, sia esso il buon negretto che tanto ci commuove mentre mangia il panettone con il biondino, sia il raccogliarance che si scaglia contro i suo aguzzini con gli occhi da pazzo, sia il rocker sempre sbronzo o strafatto, sia il cadaverico Morgan, per farci sentire migliori devono fare due cose: ballare per noi e fingere di essere finti, personaggi da fiction o fumetto, oppure diventare Devianti, forze del male che possono essere solo guardate dall’esterno, come fossero in una vetrina o in una gabbia di zoo e additati al pubblico ludibrio con aria scandalizzata. Quando entrano nella nostra quotidianità, quando affermano di essere vivi e di poter uscire urlando dal quadretto del ’migliore dei mondi possibili’ entro il quale sono costretti dall’ipocrisia comunicativa, allora diventano nemici, e si combattono con armi anche molto vigliacche. Bravo Ciro che mostri tutto questo ai tuoi alunni!

  • Sei sempre un grande Ciro. Sai, rileggendo l’articolo, mi sono venuti in mente l’entusiasmo con cui ti presentavi a scuola armato di ’bagnarola’, imbuto, bottiglie, giradischi, mentine, pertiche da misurare... il modo in cui ti brillavano gli occhi quando qualcuno urlava ’prof, ho capito!’ e il sorriso sempre presente all’ombra di un enorme boccale di birra, alle due del mattino in un’improbabile birreria di Rimini. La forza di combattere per le proprie idee, di portarle avanti, la voglia di smontare e mandare a puttane quest’inutile casta di paraculo io l’ho ereditata da te e ne sono più che contento. Abbiamo condiviso un anno spalla a spalla in quel liceo decadente e ne sono orgoglioso. Prof, grazie per aver incrociato il mio cammino. ’Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori’.

    • Mi unisco al coro di protesta contro le becere ipocrisie di chi gestisce i meccanismi di una macchina-spettacolo che esalta i fantocci dell’apparire e uccide, demolisce, disintegra le persone che osano esser vere. E il paradosso è che proprio coloro che hanno operato la bieca censura per falso moralismo, per "proteggere" da affermazioni e comportamenti deprecabili, ora si ritrovano ad aver ottenuto un effetto esattamente contrario. La pubblicità che è stata fatto ad un comportamento, tutto sommato, noto e nient’affatto inusuale, forse non ha fatto altro che esaltare la figura di Morgan, nonostante, credo, non sia stata questa la sua intenzione nè noialtri vorremmo sostenere quella che ,ahimè, è una dipendenza che va soprattutto combattuta. La differenza è che noi non censuriamo, non giudichiamo; tutt’al più,( parlo personalmente, ma credo anche secondo lo spirito di altri che hanno partecipato a questa discussione) ce ne interessiamo, ce ne prendiamo cura. Certamente non lo "bocciamo", non gli tarpiamo le ali, mortificandone il bisogno di espressione,di creatività, di comunicazione, attraverso cui si veicolano tanti di quei valori positivi che fanno certamente bene alla società. Ma qui si tratta, appunto, di esser se stessi, di esser veri, e ciò spesso rappresenta un grave torto per la nostra società e per le nostre istituzioni, che prediligono i "prodotti preconfezionati", più facilmente gestibili.

    • andiamo ragazzi, sono tutte operazioni di marketing, per far parlare del festival e del personaggio... perché dobbiamo cascarci sempre??

    • Gentile anonimo, lo spettro dell’operazione commerciale è dietro l’angolo. Non siamo nati ieri. Ma, andando oltre la sua dietrologia, quello che ci risulta inaccettabile è la gestione della vicenda da un punto di vista sociale, politico e culturale, tipicamente ipocrita e perbenista.

    • Ma siete matti? Ma vi rendete conto che questo artista fallito capace di presentare e di bere red bull ad x-factor (programma che uccide i veri talenti che si fanno il mazzo così a studiare canto e ad esibirsi di fronte a bestie che non potrebbero mai capirne il valore) ha detto
      ha addirittura detto che ci sarebbe qualcosa di positivo nel fare uso di droghe?

    • Caro Gaspare, per quanto mi riguarda Morgan è un artista competente e di tutto rispetto. Ce ne fossero altri come lui. Le consiglio di ascoltare la sua cover dell’intero album ’Non al denaro, né all’amore, né al cielo’ del Magno Fabrizio De André. In questo lavoro, per ovvi motivi estremamente delicato, rischioso e pretenzioso, Morgan dà il meglio di se in interpretazione e cura dei particolari con degli arrangiamenti a dir poco geniali e dei risultati molto apprezzati dalla critica specializzata. A proposito delle famose dichiarazioni era evidente (prima ancora delle precisazioni fatte a ’Porta a Porta’) che non si trattasse di apologia dell’uso della droga ma l’ammissione di una debolezza.

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