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Per mesi vittime dei mariti, tre arresti per stalking

mercoledì 21 aprile 2010, di La redazione


Pomigliano d’Arco. Due storie di violenza che vedevano come protagoniste due donne. A salvarle i carabinieri con il loro intervento. Il caso più emblematico è avvenuto a Mariglianella dove la povera vittima ha rischiato di finire accoltellata.
i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna (guidato dal tenente Alessandro Perrotta) hanno arrestato, in flagranza di reato, M. R., 37enne, poiché ritenuto responsabile del reato di “stalking”.
A richiedere l’intervento dei militari proprio la moglie, quando gli uomini di Perrotta sono giunta a casa della donna hanno sorpreso M. R. mentre la minacciava di morte, addosso all’uomo è stato trovato un coltello a serramanico, lungo 10 centimetri, nascosto nella tasca dei pantaloni e successivamente sequestrato, un’arma che sarebbe potuta diventare letale senza il tempestivo intervento dei militari.
La donna esasperata si era separata dal marito violento già da tempo, ma questo non era bastato. Aveva dovuto continuare a sopportare ripetute minacce, ingiurie e violenze di ogni genere che avevano finito col determinare in lei uno stato di prostrazione psicologica. Una situazione così precaria che l’aveva anche portata a modificare le sue abitudini di vita. Tanto che da quattro mesi per paura si era trovata costretta a vivere a casa della madre, l’unico modo per sottrarsi alle violenze del marito.
Sempre a Pomigliano i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato s. v., 40 anni, pomiglianese, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 19 aprile dal gip di Nola per stalking, maltrattamenti in famiglia, ingiurie, minacce, violenza sessuale e lesioni.
Ad Acerra, invece, i carabinieri della Stazione di Pomigliano D’Arco hanno arrestato P.D.B, 39enne, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Nola, in aggravamento del regime di arresti domiciliari a cui era sottoposto sempre per stalking. A gennaio l’uomo era stato arrestato per le molestie nei confronti della moglie, episodi che si erano verificati a Pomigliano. Ai primi di aprile era stato fermato nuovamente perché era evaso dai domiliciari, da qui la decisione del tribunale di revocarglieli. Entrambi sono stati tradotti nella casa circondariale di Napoli.

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