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Pomigliano, Primo consiglio comunale all’insegna dell’ostruzionismo Pd

domenica 6 giugno 2010, di Isabella Esposito


Pomigliano d’Arco. Un consiglio comunale inaugurato a suon di astensione ed ostruzionismo da parte dell’opposizione e parole un po’ maldestre dal pubblico che ha affollato la gremita aula consiliare. Il primo consiglio cittadino apre il sipario con il diniego di Michele Caiazzo, consigliere del Pd, ex sindaco della città a voler presiedere, seguito dagli auguri al nuovo primo cittadino. La legge infatti dispone che sia il consigliere più anziano, ovvero colui che abbia ottenuto più voti tra i suoi e quelli della lista a dover presiedere la prima seduta. La posizione però di Caiazzo fa da riferimento a quella che di lì a poco hanno seguito anche Eduardo Riccio, Giuseppe Picozzi, Antonio della Ratta (sindaco uscente), Giuseppe Esposito e Vincenzo Romano tutti appartenenti alla stessa coalizione. Volano insulti e fischi, cori esortanti l’opposizione ad uscire. Ed è solo la prima di una lunga serie di consigli di questo quinquennio. Subito chiede la parola Eduardo Riccio (Pd): “Segretario il regolamento prevede che le incompatibilità delle cariche vadano ai voti. E’ doveroso perché i successivi atti potrebbero essere inficiati”. L’incompatibilità in questione vedrebbe nel mirino del Pd: Maurizio Caiazzo( ex assessore pd ora nell’udc), Teresa Maria Iorio( udc) e Pasquale Pignatiello (Pomigliano a centro). Tutti e tre in passato avrebbero presentato ricorso al Tar per motivi differenti contro il comune di Pomigliano. La manovra però dell’opposizione ha lasciato subito largo seguito ai commenti del sindaco Lello Russo il quale ha affermato: “Io ne prendo atto anche se voi in passato non lo avete fatto”. Silenzio fra le poltrone “democratiche”, lo stesso silenzio ottenuto quando Russo ha aggiunto: “ Allora dato che l’incompatibilità inficia gli atti, sarebbero nulli anche gli atti di quando Maurizio Caiazzo era in giunta pd ?” Alla polemica sono seguite le votazioni. Elezioni del Presidente del Consiglio e dei Vicepresidenti un po’ sofferte, avendo rispettivamente Maurizio Caiazzo (Udc), Michele Oratino (Pdl) e Vincenzo Violante ( Pd) ottenuto la carica solo al terzo scrutinio dopo un numero di schede bianche pari al numero dei consiglieri di opposizione. Maurizio Caiazzo, dopo il precedente clima di tensione, ha invitato tutti “ ad adottare il confronto nel rispetto della diversità delle idee politiche, propositivi nell’affrontare i problemi di Pomiglianoe di rappresentare questa città”. Per i revisori dei conti invece i nomi sono quelli di Luigi Barretta (presidente), Giovanni Fierro e Giovanni De Falco. Parole di apertura da parte del sindaco Russo: “Sono convinto assertore della validità dei partiti intesi non come mera associazione di potere, ma come palestra per la crescita di capaci futuri amministratori. La demonizzazione dei partiti ha determinato una serie di anomalie nella vita democratica del paese portando ad una pratica perversa di una sorta di individualismo.Rivolgo quindi un appello ai partiti ma anche alle liste civiche perché l’associazionismo diventi di nuovo palestra di cultura politica evitando di ripercorrere le strade antiche e deleterie del vecchio “partitismo”.

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