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Emergenza Rifiuti nel nolano, punto e a capo!
È da un po’ di tempo che in Campania l’emergenza rifiuti è tornata a far parlare di sé. Mentre a Terzigno e a Giugliano gli scontri continuano, nell’agro nolano torna la minaccia che nessuno voleva sentire: sarebbe prevista la riapertura della famigerata “Paenzano” e di un altro sito previsto in località Roccarainola.
giovedì 11 novembre 2010
Pietro Dragone - Ora la cittadina di Polvica, che già deve fare i conti con il sito di Boscofangone, nel quale sono state scaricate le cosiddette ecoballe, - che tanto eco non sono! - riuscirebbe ad uscirne con l’apertura di un nuovo sito? In una zona già tristemente nota come il “Triangolo della morte”, dove al momento dei lavori è stato trovato di tutto, quale tipo una cisterna sepolta, se l’ incubo dovesse avverarsi si parlerebbe di una “Nuova Chernobyl”.
Si potrebbe, infatti, verificare un vero e proprio disastro ambientale dalle conseguenze catastrofiche in una zona già devastata dalle cave e che, ironia della sorte, comunque fa la raccolta differenziata. Per scongiurare tale pericolo la settimana scorsa si è riunito nella vicina Tufino un consiglio straordinario dnel qaule sono intervenuti 15 sindaci, tra i quali il primo cittadino di Nola Geremia Biancardi e il Consigliere delegato della frazione di Polvica Enzo De Lucia, quest’ultimo da sempre interessato alle problematiche del paese e in cerca di un’idea per la salvaguardia del territorio. I sindaci sono tutti d’accordo per la non apertura di Paenzano ( come può dimostrare un documento che presto verrà pubblicato) per limitare i danni nell’area di Roccarainola. In tale luogo – considerato ‘area protetta’ appartenente al Parco Partenope - è possibile trovare un castello risalente all’età borbonica e uno spazio verde che molti ci invidiano. Un vero e proprio paradiso terrestre! Ad ogni modo le Amministrazioni locali stanno lottando per scongiurare il disastroso evento. La parola passa alle ‘alte cariche’ che dovrebbero decidere di evitare oppure di causare questo scempio. Da recenti studi effettuati si evince che una ulteriore discarica darebbe il colpo di grazia a dei cittadini che in seguito potrebbero avere gravissimi problemi di salute. Addirittura, si vocifera, potrebbero nascere bambini con forti mutazioni genetiche.
Pietro Dragone