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S.Anastasia. Il Comune ha ricordato le aziende con almeno 50 anni di attività dimenticando però molti imprenditori
Ditte premiate, la rabbia degli esclusi
venerdì 21 gennaio 2011, di
DA METROPOLIS DEL 21 GENNAIO
Sant’Anastasia. Doveva essere un riconoscimento alle attività più longeve della città, doveva essere un momento di festa nell’ambito del Bicentenario anastasiano e così era sembrato in principio. Peccato però che l’amministrazione comunale abbia deciso di premiare solo alcuni commercianti, dimenticando però altri che da decenni lavorano a Sant’Anastasia. Un particolare che non poteva passare inosservato ai diretti interessati. Ad accendere la miccia delle polemiche, Fabio Fornaro, imprenditore la cui famiglia opera nel mercato ortofrutticolo anastasiano da ormai 80 anni. “Dicono che le pergamene dovevano essere assegnate ai commercianti e alle aziende in attività da 50 anni”, dice Fornaro, “ e allora non comprendo come abbiano potuto dimenticarsi della mia famiglia, noi siamo nel commercio dal 1920, come mai non siamo stati chiamati, forse ci voleva la raccomandazione anche per questo?”. Le aziende hanno ricevuto una pergamena nella quale si legge che :”L’amministrazione comunale e la cittadinanza anastasiana riconoscono l’importanza di quelle attività commerciali, imprenditoriali e di antichi mestieri che da 50 anni e oltre, apportano sviluppo e prestigio al territorio rafforzandone l’identità”.
Una premiazione che si è tenuta domenica scorsa in una cerimonia ufficiale sono tra quelle più note della città, famiglie in gran parte legate al centrodestra, ma questa non è una “discriminante”. Lo stesso Fornaro è stato tra i sostenitori dell’attuale Amministrazione targata Pdl, si pensa si tratti di un semplice, ma non meno grave, errore. “Quello che mi fa rabbia non e’ la pergamena”, aggiunge Fornaro, ma ci sono molte famiglie impegnate nel commercio che sono storiche a Sant’Anastasia, vorrei sapere perché si è fatto un elenco di soli 21 nominativi. Chi ha fornito questa lista è un incompetente”. La polemica è stata ripresa e dibattuta soprattutto su Facebook, sul social network esiste infatti una pagina molto letta dedicata proprio alla città “Sant’Anastasia Oggi”. A sottolineare altre assenze eccellenti l’amministratore, Ciro Colombrino. “Consegnare una pergamena per il Bicentenario Anastasiano a 21 operatori commerciali e dimenticarsene almeno altri 50 è grave”, scrive Colombrino, “Aggiungerci che della frazione Madonna dell’Arco non è stato considerato nessun operatore allora è gravissima. Come si è potuto dimenticarsi di ‘Zucchi’, ‘Calce’, ‘Maione’, ‘Rianna’, ‘Paparo’, ‘Bologna’, ‘Triunfo’, oltre questi, si possono annoverare altre decine e decine di attività che vanno avanti da almeno un 50ennio. Ignoranti. Tutti i componenti della Commissione che “ha scelto”, e non me ne voglia l’assessore Felice Manfellotto che è un amico. Adesso non gli resta che rimediare, e farlo velocemente”. E infatti il sindaco ha replicato. A chi gli ha chiesto le ragioni di questo errore Carmine Esposito. “Ho chiesto al segretario generale di inviare una nota all’ufficio Commercio”, ha chiarito, “per capire come è stato elaborato l’elenco delle attività ultra 50ennali del territorio anastasiano. Non ho certo deciso io di escludere le imprese, e perché avrei dovuto. Piuttosto avremmo conferito anche 50 pergamene in più, come sindaco per me sarebbe stato un onore”.
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1. Ditte premiate, la rabbia degli esclusi, 22 gennaio 2011, 08:27
Brillante idea,è stata quella di premiare le aziende anastasiane,ma per accedere a questo premio dovevi stare nelle grazie del Sindaco.
Adesso l’amministrazione Esposito vuole addossare la colpa ai funzionari,come è il suo stile,ma se tutto quello che si fà deve passare nelle mani del sindaco,perchè adesso dice che non è colpa sua?
Oramai la cittadinanza è abituata alle false parole di questi personaggi,poco credibili,e poco preparati.
Si diceva che il sindaco iervolino era uno che sperperava soldi pubblici,con feste e balletti fatevi un giro nelle delibere,e nelle determine vedete in 8 mesi quando hanno speso.
2. Ditte premiate, la rabbia degli esclusi, 22 gennaio 2011, 11:33, di commerciante delusissimo
IL sindaco continua con il meccanismo di scaricare sui dipendenti degli uffici comunali le sue magnagne e le sue decisioni. Lui è di Sant’Anastasia, ha pure una certa età, non ha bisogno di verificare le date per sapere che la salumeria di Sdino Starace era lì da più di 50 anni. Quando lui era piccolo c’era già no? Allora perché? Basta vedere l’elenco dei premiati per capire che sono i suoi elettori, veri o presunti tali. Per non parlare del fatto che 50 anni fa alcuni lavoravano senza registrarsi, abusivamente, erano altri tempi. Allora cosa ci fa arrabbiare di tutto ciò? Il fatto che ha caricato il comune di 8 giovani il cui unico compito è comunicare, fare telefonate, organizzare eventi, e tutto ciò ci costa 90.000 euro all’anno. E’ con loro che se la deve prendere, non con l’ufficio commercio. E poi la smettesse di sperperare e sprecare con evtni premiazioni e ballerine e spendesse i nostri soldi molto meglio
1. Ditte premiate, la rabbia degli esclusi, 22 gennaio 2011, 16:25
a me piu’ che rabbia fanno pena questi staffisti, perche’ per un misero compenso devi fare il tappeto del sindaco altrimenti sarai fuori, entrando nella casa comunale si percepisce subito l’aria che si respira troppo viziata.....
2. Ditte premiate, la rabbia degli esclusi, 22 gennaio 2011, 18:42, di mario
la salumeria sdino starace, purtroppo, sta nel territorio di Pollena Trocchia, purtroppo, perchè fà piacere che una attività come quella, ad alto livello culinario, fa parte di una altro comune.
3. Ditte premiate, la rabbia degli esclusi, 22 gennaio 2011, 22:20
A ME INVECE FA PENA LUI CHE OGNI COSA CHE FA SICCOME E’ FATTA MALE CERCA IN MODO MALDESTRO DI METTERE UNA PEZZA.
CHE POCHEZZA