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IMPIANTO COMASA
Casalnuovo, il Comune vince anche al Consiglio di Stato!
Dopo il TAR Campania con le due ordinanze di luglio e dicembre 2010, anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune nella controversia con la Comasa.
giovedì 14 aprile 2011, di
Con la ordinanza n.1644 del 12.04.2011 la quinta sezione del massimo organo amministrativo ha respinto la richiesta della COMASA Sas finalizzata a ottenere la riaccensione dell’impianto, istanza già respinta per ben due volte dal TAR.
Il Consiglio di Stato ha ritenuto condivisibili le argomentazioni poste dal Tar a fondamento della ordinanza appellata, in cui si era dato atto della assenza di autorizzazioni ambientali e sanitarie per il funzionamento dell’impianto.
Per effetto della decisione del Consiglio di Stato, resterà pertanto ancora chiuso l’inceneritore di proprietà COMASA, realizzato in pieno centro abitato contro i pareri della autorità competenti in materia ambientale e sanitaria.
L’impianto COMASA è spento dal mese di settembre 2010, fatta eccezione per pochi giorni nei quali era stato riacceso in violazione delle ordinanze sindacali. Per tale motivo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola ne ha disposto il sequestro, tuttora efficace.
La parola definitiva sulla vicenda COMASA spetterà comunque alla Regione Campania, che ha avviato un procedimento finalizzato all’annullamento in via di autotutela dell’autorizzazione a suo tempo rilasciata.
Il procedimento di autotutela dovrebbe concludersi nei prossimi giorni anche se l’Asl, la Provincia e i Comuni di Casalnuovo e Afragola hanno già espresso il loro parere favorevole all’annullamento dell’autorizzazione.
Inoltre il Consiglio di Stato ha anche condannato la COMASA Sas al pagamento della somma di 2.000 euro.