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Ottaviano. Caso Fli, Gifuni e Bocchino "presente il sindaco solo per cortesia"

martedì 18 ottobre 2011, di Giovanna Salvati

Ottaviano. Continua ad essere il Fli protagonista nel panorama politico ottavianese, dopo l’inaugurazione della sede sabato pomeriggio alla quale ha preso parte il vicepresidente nazionale Fli l’on. Italo Bocchino. Una inaugurazione in pompa magna che non ha risparmiato nessuno, nemmeno la partecipazione di tutta la compagine amministrativa locale capitanata dal sindaco Mario Iervolino. Una strana compartecipazione che ha subito sollevato un polverone di critiche dando spazio a chi aveva subito affiancato lo stesso sindaco ed i suoi adepti ad una nuova alleanza. E se mentre da una parte il buon Giulio Andreotti esordiva che “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” sul fronte opposto l’accostamento del Coordinatore Michele Visone e l’attuale amministrazione non è per nulla andata giù ai vertici regionali e nazionale che cosi hanno subito preso le distanze dalle identità politica di sinistra. A sottolineare l’appartenenza ad un partito e ad un progetto politico che non potrà mai fare fianco a fianco con Iervolino e alla sua squadra è stato il Coordinatore della Segreteria Regionale di Futuro e Libertà Alfonso Gifuni “non credo e sono sicuro che non si tratta di nessun accordo e scenario che prende forma dietro le quinte, la presenza del sindaco Mario Iervolino all’inaugurazione Fli ad Ottaviano è solo una mera cortesia, - incalza Gifuni - un atto dovuto come primo cittadino, al quale siamo grati. Rispetto il sindaco eletto – continua il rappresentante Fli - e la sua persona, rispetto il suo operato ma non potrà mai e sottolineo mai esserci un riconoscimento per questi uomini nella nostra identità politica. Il Fli è centro destra, è identità di centro destra e non accetta nessun equivoco,equivoci tralaltro che io in prima persona ho sempre condannato e che non accetto, o si aderisce al progetto o non si aderisce, l’ho ribadito anche al Presidente Gianfranco Fini domenica all’Augusteo”. “Ricostruiremo il centro destra cittadino – ha invece spiegato l’onorevole Italo Bocchino – e semineremo sul territorio di Ottaviano per raccogliere programmi che siano in completa linea con progetti meritocratici, condivisi e propositivi, vi è qui un elettorato di centro destra che va nuovamente conquistato con certezze nelle regole”. Insomma, due posizioni che smentiscono in pieno eventuali accordi in contrasto con le linee guida nazionali e soprattutto che collimano con la stretta di mano che lo stesso onorevole Bocchino durante la serata aveva avuto con il sindaco Iervolino, una complicità si, ma stando alle parole, solo in un senso, quello della cortesia.

Messaggi

  • Bocchino semina ad Ottaviano e Visone raccoglie. Diciamocela tutta, la mancanza di un centrodestra ad Ottaviano ha creato un vuoto nella politica, amplificando un malcostume, oserei dire scilipotiano che vede una giunta con l’immagine del centrosinistra costellata di personaggi con background destroide. Ancora oggi mi riesce difficile immaginare gli assessori in giunta, tra fascisti comunisti democratici socialisti forzisti tutt’assieme a ragionar pel bene comune. Forse questo è il limite di Ottaviano, oggi. Un crogiolo dove dentro è stato inserito di tutto, ottenendo una lega incoerente, che fatica ad amalgamarsi e dove l’unico collante è solo una mente diabolica che ha fatto sì che questo accadesse. L’ingresso nella compagine politica ottavianese di FLI, alla quale auguro lungimiranza e passione per questa terra, come del resto il dissenso di SEL aprono uno spiraglio di luce sul futuro di questo paese ormai troppo stretto, asfissiato, aggrovigliato da intrecci e gineprai dove l’unica via d’uscita è l’azzeramento dell’attuale classe politica. Il mio personale augurio è che gruppi come FLI e SEL diano una speranza di rinnovamento innanzitutto tracciando enormi solchi intorno a loro, dove l’acqua cheta, l’acqua stagnante inquinata e maleodorante non riesca ad attaccare quei germogli che diventeranno alberi. Non date spazio a quei politicanti, che fino ad oggi con i loro interessi hanno tarpato le ali al sogno di una Ottaviano diversa.

  • Andate a raccogliere la frutta e poi portatela a montecitorio che Fini se la puo pure portare a montecarlo

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