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DEDICATA A CHI NON CE L’HA FATTA
“Si allo sport, No alla droga” ... e la maratonina va!
Sarà S.E l’Arcivescovo Beniamino Depalma Vescovo di Nola, accompagnato dalle note della fanfara dei Vigili del Fuoco, a dare il via alla undicesima edizione della Maratonina della solidarietà.
mercoledì 7 marzo 2012, di
SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Domenica a San Giuseppe Vesuviano, millecinquecento atleti in gara per dire “no alla droga” e aggiudicarsi il trofeo “memorial Biagio Bifulco”. Organizzata dall’associazione “solidarietà” di Umberto Postiglione, la manifestazione è solo la punta delle molteplici attività sociali poste in essere da Postiglione per il recupero dei tossicodipendenti.
Intorno a lui professionisti, medici ed imprenditori che hanno sposato “la missione” del fondatore dell’associazione. Tantissimi infatti i professionisti che volontariamente prestano la propria opera a favore dei ragazzi e di Umberto Postiglione. Tra questi i medici Sabato Esposito e Antonio Miranda e il giovane imprenditore Francesco Vastola che da tempo è vicino a tutte le iniziative poste in essere dall’associazione.
Oltre naturalmente al Vescovo Depalma e ai Padri Giuseppini del Murialdo con il responsabile del centro di San Giuseppe Padre Marco Rota. Domenica dunque si rinnova per la undicesima volta l’evento sportivo dedicato alla memoria di uno dei ragazzi che purtroppo non ce l’ha fatta.
Dieci chilometri di corsa per dire “si allo sport, no alla droga”, tutti insieme appassionatamente per combattere il fenomeno della tossicodipendenza.
"Solo con queste iniziative possiamo farcela – dice Umberto Postiglione – anche se il problema è grande e comunque difficilmente debellabile. Tutti insieme però possiamo almeno tentarci”.
Percorso insidioso naturalmente, con strappi e sali scendi. Partenza e arrivo in Piazza Garibaldi dove ad allietare gli spettatori prima, durante e dopo la gara ci sarà la fanfara dei Vigili del fuoco di Napoli.
A dare il via il Vescovo Depalma. Tutt’intorno i sostenitori, i volontari, i ragazzi dell’associazione e l’intera cittadinanza.
(Fonte: Nello Fontanella)